Ciao vecchio

Piove e tira vento,
Piove e vento tira,
Dalle cose nuove
Il vecchio si ritira.

Stramazzano le piante,
S'allagan le pianure,
Le stelle sono tante
Le nubi sono scure.

Arriva padre gelo
Col sacco suo di telo,
Il sole è rosso in cielo
La luna leva il velo.

C'è - non è

Hanno
Un uovo e
Angurie

Dio gratis

Non d'oro
È di Dio
Il dono,
Non oro
Dio brama

Uno

Uno forse
L'Universo
E pel nulla
Luogo non v'è

Tutto il tutto

Soltanto il tutto
È assoluto, tutto
È relativo.

Genesi sistemica

In principio
Il guru generò il vaffa,
Poi la balena
Uscì la sarda.

Cronaca ortofrutticola

Meloni di pane;
Meloni d'acqua,
Melone Rosso,
Grande Cocomero.

Imposture postdatate

Posta che ti passa

Porti perduti

C'era un tronco in alto mare,
Non sapeva dove andare;
Senza dove e senza quando
Galleggiava meditando.

Ma ad un tratto, all'improvviso,
Mentre d'acqua s'era intriso,
Si mostrò come un sorriso
sulle rughe del suo viso.

Ma che bello naufragare
Senza meta in mezzo al mare
Fino a farsi consumare
Dalla spuma e l'acque chiare.

Naufrago

Vorrei avere an-
coraggio

Ali di carne

Di carne corrotta
Le ali
Stentano al vento

Attendono l'ora
Del lampo
Che il tempo indora

Tornano al mare
I fiumi
Gonfi d'umore

Treman le mani
Ruvide
Del logoro pastore

2001

Il monòlito di 2001
E' in sala mia

Video

Amo guardare il televisore e
Figurarmi film meravigliosi,
Morto lo schermo.

Guarda avanti

Nel vento un gregge accovacciato
E una cornacchia sull'autostrada,
Dai fiumi in piena accarezzata.

Mi beo

Mi beo del tramonto
Che rimbalza
Sul mare disteso

The turning point

Poi Più
Non Fui
Me

LVI

Cinquantasei anni
Ripiegato sulla mia gola

La pecora ebbra

Dorme la pecora
Ebbra d'erba
All'ombra del pero

Sogna d'essere
Un'aquila in cielo

Del gallo

Candido gallo
Del fiume di cristallo,
non mi temere!

Rondoni

Plotoni
Di gagliardi rondoni
Spazzano l'aria immota dei vichi
E la percuotono
Di elevatissimi garriti
Nei loro peripli delle palazzine

Lei

Neanche ora
Che sono qui senz'anima
Lei mi tradisce,
Bella e celeste
Nel suo trono di astri.

+

E restano
Là
A proteggerci
Violati confini
Che non sono
Piú

Mar

Disciolto
Come una goccia
Nel mare

Svanir

Svanirei
Come un soffio
Nel vento

Tace

Tace il mondo
E solo il passero osa
Turbare il suo sopore
Nel meriggio incerto di maggio
Incastonato tra i muri muti
Prossimi al corso

E tacque anche lui
Alfine
Sgridato da un tocco
Di campanile

"Shopping"

Mi lascerò abbrancare
Dalle sirene degli scogli
di mare
Sequestrate ormai
Dai centri commerciali
Innovati approdi
Di odierni marinai

Anche questo aprile

Anche questo aprile
venne a colorarmi il cuore
il tuo battito d'ali
nel cielo rumoroso
della mia vecchia dimora
presso l'annerito fiume

Ogni volta
mi dà vita il tuo guizzo
lucente come il bacio d'un dio
chiave che l'anima mi schiude

Là

E proprio là stava la montagna
Abbracciata dal cielo,
Intento a stendere i suoi drappi
Di sete iridescenti
Sulla sua pacata fortezza.

Il Castello in aria

Le mura della fortezza del cielo
sono fatte di arcobaleni di fiori.

StasEra

Stasera

La montagna è muta.

Non un fremito mi arriva

Mentre solenne la sorvola

Una teoria di costole

Radiografate dalla Luna.

Tace anche lei

E tinge le rupi di algido argento

Sotto gli astri felici,

Gelando l’anima mia;

Ed il cuore muore

Trafitto da un raggio acuminato.

Ecco,

Brilla la livida luce

Sugli scheletri impietriti

E finalmente principia

La bella sirena nera

Il suo canto irresistibile.

Il terminatore

Bardato da Nettuno,
Oppure in tenuta d'esecutore
Capitale,
Esibendo sempre il bel lavoro
Dell'odontoiatra,
Presenzierà trionfante
ai naufragi e agli
Annegamenti

Sei/hai

Se
Sei
Hai